lunedì 29 febbraio 2016

Presentazione della seconda edizione di "Beppe Niccolai, il missino e l'eretico".



SABATO 5 MARZO ORE 16.30 PRESENTIAMO LA SECONDA EDIZIONE DI "BEPPE NICCOLAI, IL MISSINO E L'ERETICO".

SEZIONE "SERGIO RAMELLI", SANTA CROCE SULL'ARNO (PI)-CORSO MAZZINI 36

Giuseppe Niccolai, detto Beppe (1920-1989), volontario nella Seconda Guerra Mondiale e "ospite" non collaboratore nel Fascist's Criminal Camp di Hereford (Texas).
Deputato del Movimento Sociale Italiano per due Legislature, dal 1968 al 1976. La sua relazione alle Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Fenomeno della Mafia in Sicilia fu lodata da Leonardo Sciascia come "una cosa seria".
Almirantiano di ferro fino al 1984, quando con la mozione "Segnali di Vita" inaugura una differenziazione che lo porta all'opposizione interna.

Personaggio complesso e tormentato. Una vita politica in cui nel lungo percorso missino arriva il rimettersi in gioco, il riposizionarsi; subentra la necessità di un cambiamento che lo porta , giocando all'attacco, all'eresia di aprirsi agli "altri", alla volontà di modernizzare il Partito.

In queste due epoche di una stessa esistenza rimangono fermi ed intatti il rigore morale e l'apertura mentale, la sobrietà, la lotta a tutte le caste, con qualche decennio d'anticipo, l'allergia ai privilegi, la passione per un Popolo e per una Nazione; con il chiodo fisso del ricomporre l'Italia "scissa e martoriata".

Riportiamo un estratto dalla prefazione di Gennaro Malgieri:

(...)Per lui stare dalla "parte sbagliata" non significò mai coltivare rancore, faziosità, spirito di vendetta. Fu ingenuo: immaginava la "sua" Italia simile a quella vagheggiata da Berto Ricci, un'Italia "barbara" dotata di una propria fisionomia culturale, civile, politica, proiettata con il suo destino nel gioco delle grandi nazioni per esercitarvi un ruolo tutt'altro che marginale.
Il nazionalismo di Niccolai, tuttavia, non è dal confondere con il triste sciovinismo tornato di moda. Egli, da intellettuale e da politico, non ha mai indossato i paraocchi, non ha mai assunto l'atteggiamento tipico dei piccoli egoisti con il tic della xenofobia: è stato un uomo aperto, profondamente consapevole di essere italiano, tutt'altro che chiuso al mondo, alle esperienze ed agli interessi che gli derivavano dalle curiosità suscitategli dalla mutevole realtà contemporanea(...)

sabato 27 febbraio 2016

MANIFESTAZIONE TRICOLORE A FIRENZE!


LA CHIAMEREMO SEMPRE PATRIA
MANIFESTAZIONE TRICOLORE A FIRENZE
Sabato 2 aprile ore 17 - Piazza Strozzi

Sabato 2 aprile saremo in piazza Strozzi, nel cuore di Firenze, per parlare della nostra città e della nostra Italia. “La chiameremo sempre Patria”, un evento che vuole manifestare l’amore per la nostra Nazione e la volontà di restituirle un destino. Partiremo dal ricordo dei nostri martiri e dei nostri eroi per ritrovare il filo di Arianna della nostra identità: dai tanti innocenti massacrati nelle foibe per meno dei partigiani comunisti di Tito ai mille giovani che unirono l’Italia, dai ragazzi che ne difesero i confini nel fango delle trincee a chi seppe onorare la parola data fino all’ultimo respiro. 

La nostra Patria è questa: il sacrificio dei migliori, il senso del bello, la difesa del bene comune, la giustizia sociale e lo spirito comunitario. La nostra Patria è sovrana perché difende il i propri confini; perché tutela la propria economia, le proprie aziende, il proprio prodotto, senza subire i diktat della finanza internazionale; perché elegge i propri governanti e pretende che siano all’altezza del compito. La nostra Patria, quella che vogliamo ricostruire, ha uno Stato che ci rende cittadini e non consumatori, che garantisce case, asili, sanità, lavoro e non solo le cartelle di Equitalia, che incentiva le nascite, che crea un quadro legislativo e sociale per le famiglie, che protegge bambini ed anziani e assicura sicurezza, legittima difesa e giustizia, che pensa prima ai propri figli e poi agli stranieri. 

Vorremmo un’Italia che non ti fa venire voglia di mollare tutto e scappare, ma che ti costringe e darle il cuore e l’anima: un Nazione liberata dal peso della burocrazia, dai privilegi delle caste, dal malaffare, dalle fughe dei cervelli e dei capitali, dall’inciviltà, dalla denatalità. Abbiamo un destino perché abbiamo un’origine: siamo i figli di Roma e dell’Imperium, del Diritto e del trionfo dell’arte, della letteratura e della navigazione. Siamo i figli di Firenze, che è diventata grande sotto i segni di Dante e di Michelangelo, di Botticelli e di Giotto, di Vasari, di Machiavelli e di Leonardo: è un patrimonio che non può rassegnarsi a morire di Renzi e di Nardella.

LA CHIAMEREMO SEMPRE PATRIA
MANIFESTAZIONE TRICOLORE A FIRENZE

Sabato 2 aprile ore 17 - Piazza Strozzi