giovedì 13 febbraio 2014

FIAT E BANKITALIA: LA NAZIONE TRADITA DALL'USURA...




Ronin Pisa, questa notte, ha esposto due striscioni contro la privatizzazione della Banca d'Italia e lo spostamento del "quartier generale" della Fiat fuori dai nostri confini. Sono stati appesi in Largo della Degazia a Pisa e davanti all'ex magazzino Nelli a Castelfranco di Sotto. Ci dichiariamo profondamente ostili a questa becera svendita della sovranità del nostro Stato, della nostra economia e della nostra storia. Consideriamo la privatizzazione di Banca Italia come un atto di alto tradimento: in maniera vile e pericolosa chi ci governa ha regalato la Banca degli italiani alle banche private, a quell'elite illuminata e finanziaria che ci ha condotti (scientemente, aggiungiamo) alla crisi che stiamo vivendo oggi. E cosa dire del caso Fiat? Pardon, per gli sciacalli dell'alta finanza quella sigla deve essere suonata troppo "retrò", e ne hanno scelta una nuova, FCA: sigla più "americana" e, per questo, preferita da Marchionne e co, a tal punto da non aver fatto caso che, leggendola in italiano, viene fuori una parolaccia! Fca: come "fica", ma sarebbe meglio dire "sfiga" per descrivere questa situazione! Peccato, però, che non si tratta di sfortuna, ma di scelte infami prese alle spalle degli italiani. E poi, chissenefrega dell'Italia e dell'italiano.. Chissenefrega se milioni di operai subiranno un peggioramento delle condizioni di lavoro o un licenziamento. Chiessenfrega dei soldi che la Fiat versava in Italia e che ora non verserà più. È lo stesso "San" Befera a dire che "nessuno può impedire alla Fiat di fare le scelte necessarie per la sopravvivenza e lo sviluppo dell'azienda". E Befera non è il solo. Leggendo i giornali, fior fiori di "saggi" economisti e "seri" membri delle istituzioni ci hanno tranquillizzati: "sono le leggi del mercato che lo chiedono", "sono misure leggi doverose" e così, scimmiottanti, accompagnano l'Italia verso la perdita di qualsiasi tipo di sovranità. E i sindacati? Loro non sono mai stati così "prudenti" come in questi ultimi mesi e non ci stupiremmo se avessero sostituito la loro stella rossa con una più "elegante e chic" dal color rosa tenue (le mode cambiano, si sa!). La protesta di Ronin Pisa non si fermerà all'esposizione di due striscioni, ma continuerà ad urlare lo sdegno nei confronti di quei parassiti che si sono insinuati nei ruoli di potere italiani. Non staremo a guardare, fermi. Lanciamo, perciò, un appello a tutti i ragazzi come noi, perchè non aspettino troppo a ribellarsi: alzate anche voi la voce, facciamoci sentire. Non abbiamo più tanto tempo.

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