martedì 7 aprile 2015

IL PARTITO DI DIO IN DIFESA DEL PAESE DEI CEDRI...


di Elisa El Moussawi

L'entità sionista auto proclamatasi "Stato di Israele" nacque il 14 maggio del 1948, grondante di sangue palestinese.

Tutti i principali leader Sionisti furono coinvolti nel massacro del popolo abitante la Palestina e la Galilea, che da un giorno all'altro si trovò costretto a lasciare la propria casa e la propria terra. I palestinesi dovettero subire-e subiscono ancora oggi-la disgrazia di vedere un figlio o una madre morire sotto i propri occhi senza poter far niente se non piangere sul suo cadavere. I Sionisti conquistarono poco a poco la maggior parte dei territori che ottennero con vere e proprie stragi e maltrattamenti senza alcun riguardo per la dignità umana, nemmeno rispettando donne e bambini. In seguito penetrarono in Libano con l'intento di ottenere altre terre in modo da estendere il loro dominio sull'intera area del Mediterraneo Orientale. Invasero per prima una cittadina chiamata "Hula",nel 1948, dove massacrarono oltre ottanta civili innocenti.
In quel periodo lo Stato libanese si limitava a contare i morti, impossibilitato ad agire, a causa delle forti divisioni religiose interne (cristiani, musulmani e tra questi tra sciiti e sunniti).
Il Libano si rivolgeva sistematicamente all'organo che in teoria avrebbe dovuto tutelare l'integrità di tutti gli Stati del mondo lavorando così al mantenimento della pace: l'ONU.
Ma questi non agiva in alcun modo, dimostrando come per l'entità Sionista si era sempre pronti a chiudere un occhio.

In una sempre più cruenta escalation, nel 1968 Israele bombardò l'aeroporto di Beirut, distruggendo 7 aerei. Nel 1978 occupa il Sud del Libano e nello stesso anno i membri dell'ONU si riuniscono ed emanano il decreto numero 425, secondo il quale l'occupazione sarebbe dovuta finire.
Tuttavia il decreto non venne rispettato e l'ONU non prese alcun provvedimento. Nel frattempo in Palestina continuava a scorrere il sangue dei palestinesi e molti di loro iniziarono a fuggire dalle loro terre in direzione del Libano, che in poco tempo si riempì di profughi.
Nel paese dei cedri, la parte sciita della popolazione non aveva alcun partito a cui fare riferimento ma proprio in quel periodo si profilò la figura dell' imam" Musa Sader" che lavorò duramente per creare il partito dei "mahrumin" ossia dei "privati", in quanto gli sciiti in Libano erano privati di tutti i loro diritti, diversamente dai cristiani e dai sunniti, nonostante questi ultimi fossero numericamente in netta minoranza.
Le cause di questa privazione risalgono agli anni dell'occupazione franco-britannica che preferirono avere l'appoggio dei Cristiani (palesemente finanziati dai paesi europei) e della minoranza sunnitta, appoggiata dai paesi arabi come Egitto e Arabia Saudita.

Gli sciiti, che costituiscono il 28% dei musulmani non erano affatto rappresentati. Così si era formato il partito dei " privati" che poi fu chiamato il partito degli "Amal" ossia della "speranza" poichè aveva avuto origine con l'intento e con la speranza di cambiare la posizione politico-sociale ed economica degli sciiti all'interno del Paese, ma il loro ruolo fondamentale fu quello di rispondere all'invasione israeliana nel Libano meridionale.
Il membri del partito di Amal iniziarono così attraverso le direttive di imam Mosa Sader a combattere il nemico nonostante fossero militarmente scarsi.

Nel 1982 Israele estese la sua occupazione, raggiungendo la capitale "Beirut". Stanchi di questa situazione che non faceva altro che generare vittime su vittime, un gruppo di ragazzi ben decisi si impegnarono per ottenere la liberazione del territorio libanese dall'occupazione israeliana e si recarono in Iran per chiedere aiuto a " El Moussawi Khomeyni".

Khomeyni, politico e religioso iraniano, è stato per molti anni la guida Spirituale per molti sciiti. Ancora oggi l'Aytollah, il quale ha avuto un ruolo attivo nella Rivoluzione Islamica Iraniana è considerato un esempio da seguire ed imitare. Egli non esitò ad accogliere la richiesta di questi ragazzi Libanesi che quando tornarono in Patria diedero vita agli "Hezbullah"(partito di Dio) ed entro breve tempo arrivarono anche i rinforzi dall'Iran. I giovani libanesi sciiti che aderirono a questo partito furono addestrati militarmente da ufficiali iraniani ed in breve tempo in Libano sorse una milizia politica inquadrata e addestrata come mai ve ne furono prima.
Così il Partito di Dio iniziò la lotta contro l'entità sionista. Da una parte riusciva a contrastare le forze militari israeliane dall'altra raccoglieva fondi per costruire ospedali e scuole in Libano.
Hezbullah fu attraversato da una grandissima fama tra le persone attraverso la loro disponibilità ad aiutare il prossimo e il loro spirito combattivo che suscitò nei libanesi la speranza di poter riconquistare la libertà e di poter condurre un giorno una vita tranquilla e di pace senza temere che da un momento all'altro potesse entrare in casa un soldato nemico.
Cosa ancora più importante è che con gli Hezbullah, i libanesi potevano iniziare a sentirsi in un modo o l'altro protetti. Il partito di Dio, nacque come un movimento politico-religioso improntato sulla religione sciita per cui tutti i suoi membri sono tenuti a rispettare una forma, delle regole tra cui vi è quella di non attaccare mai il nemico se non in caso di risposta, quindi per autodifesa. La regola principale da rispettare, però, è quella della morale che non deve assolutamente essere trasgredita in quanto i membri si dichiarano "il Partito di Dio" e ,in quanto tali, essere rispettosi in maniera reciproca e nei confronti di qualsiasi essere umano. Devono mantenere una buona condotta e mantenere una retta morale, anche in pubblico.

Nel frattempo in Libano scoppiò la Guerra Civile che vide contrapporsi cristiani e musulmani (e tra i musulmani sciiti e sunniti) tuttavia Hezbullah non vi partecipò, e si dedicò invece al vero nemico al quale aveva rivolto la sua attenzione fin dalle origini: l'entità Sionista ("Israele").

Nel 1985 nasce ufficialmente il partito degli Hezbullah. Nel 1989 vi furono le elezioni e fu eletto leader "sheik Sobhi Tfaily" Due anni dopo invece fu eletto "sayid Abbas El Moussawi" ma purtroppo dopo non molto tempo dalla sua elezione, mentre si trovava in macchina con la famiglia (la moglie e il figlio di quattro anni), fu barbaramente ucciso in un attentato del Mossad.
I loro corpi carbonizzati furono riportati nella sua città natale "Nabi Chit" che gli dedicò un intero edificio.

Dopo la morte di Mussawi, il movimento è guidato da Sayid Hassan Nasrallah, tutt'oggi leader indiscusso del Movimento, e nel maggio del 2000 dopo quasi quattro decenni di occupazione militare, quello che viene chiamato Stato di Israele si ritirò dal territorio libanese. 
Questo per il gran merito, appunto, di Hezbullah.

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