di Elisa El Moussawi
L'entità sionista auto proclamatasi "Stato di Israele" nacque il 14 maggio del 1948, grondante di sangue palestinese.
Tutti
i principali leader Sionisti furono coinvolti nel massacro del popolo
abitante la Palestina e la Galilea, che da un giorno all'altro si
trovò costretto a lasciare la propria casa e la propria terra. I
palestinesi dovettero subire-e subiscono ancora oggi-la disgrazia di
vedere un figlio o una madre morire sotto i propri occhi senza poter
far niente se non piangere sul suo cadavere. I Sionisti
conquistarono poco a poco la maggior parte dei territori che
ottennero con vere e proprie stragi e maltrattamenti senza alcun
riguardo per la dignità umana, nemmeno rispettando donne e bambini.
In seguito penetrarono in Libano con l'intento di ottenere altre
terre in modo da estendere il loro dominio sull'intera area del
Mediterraneo Orientale. Invasero per prima una cittadina chiamata
"Hula",nel 1948, dove massacrarono oltre ottanta civili
innocenti.
In
quel periodo lo Stato libanese si limitava a contare i morti,
impossibilitato ad agire, a causa delle forti divisioni religiose
interne (cristiani, musulmani e tra questi tra sciiti e sunniti).
Il
Libano si rivolgeva sistematicamente all'organo che in teoria avrebbe
dovuto tutelare l'integrità di tutti gli Stati del mondo lavorando
così al mantenimento della pace: l'ONU.
Ma
questi non agiva in alcun modo, dimostrando come per l'entità
Sionista si era sempre pronti a chiudere un occhio.
In
una sempre più cruenta escalation, nel 1968 Israele bombardò
l'aeroporto di Beirut, distruggendo 7 aerei. Nel 1978 occupa il Sud
del Libano e nello stesso anno i membri dell'ONU si riuniscono ed
emanano il decreto numero 425, secondo il quale l'occupazione sarebbe
dovuta finire.
Tuttavia
il decreto non venne rispettato e l'ONU non prese alcun
provvedimento. Nel frattempo in Palestina continuava a scorrere il
sangue dei palestinesi e molti di loro iniziarono a fuggire dalle
loro terre in direzione del Libano, che in poco tempo si riempì di
profughi.
Nel
paese dei cedri, la parte sciita della popolazione non aveva alcun
partito a cui fare riferimento ma proprio in quel periodo si profilò
la figura dell' imam" Musa Sader" che lavorò duramente per
creare il partito dei "mahrumin" ossia dei "privati",
in quanto gli sciiti in Libano erano privati di tutti i loro diritti,
diversamente dai cristiani e dai sunniti, nonostante questi ultimi
fossero numericamente in netta minoranza.
Le
cause di questa privazione risalgono agli anni dell'occupazione
franco-britannica che preferirono avere l'appoggio dei Cristiani
(palesemente finanziati dai paesi europei) e della minoranza
sunnitta, appoggiata dai paesi arabi come Egitto e Arabia Saudita.
Gli
sciiti, che costituiscono il 28% dei musulmani non erano affatto
rappresentati. Così si era formato il partito dei " privati"
che poi fu chiamato il partito degli "Amal" ossia della
"speranza" poichè aveva avuto origine con l'intento e con
la speranza di cambiare la posizione politico-sociale ed economica
degli sciiti all'interno del Paese, ma il loro ruolo fondamentale fu
quello di rispondere all'invasione israeliana nel Libano meridionale.
Il
membri del partito di Amal iniziarono così attraverso le direttive
di imam Mosa Sader a combattere il nemico nonostante fossero
militarmente scarsi.
Nel
1982 Israele estese la sua occupazione, raggiungendo la capitale
"Beirut". Stanchi di questa situazione che non faceva altro
che generare vittime su vittime, un gruppo di ragazzi ben decisi si
impegnarono per ottenere la liberazione del territorio libanese
dall'occupazione israeliana e si recarono in Iran per chiedere aiuto
a " El Moussawi Khomeyni".
Khomeyni,
politico e religioso iraniano, è stato per molti anni la guida
Spirituale per molti sciiti. Ancora oggi l'Aytollah, il quale ha
avuto un ruolo attivo nella Rivoluzione Islamica Iraniana è
considerato un esempio da seguire ed imitare. Egli non esitò ad
accogliere la richiesta di questi ragazzi Libanesi che quando
tornarono in Patria diedero vita agli "Hezbullah"(partito
di Dio) ed entro breve tempo arrivarono anche i rinforzi dall'Iran.
I giovani libanesi sciiti che aderirono a questo partito furono
addestrati militarmente da ufficiali iraniani ed in breve tempo in
Libano sorse una milizia politica inquadrata e addestrata come mai ve
ne furono prima.
Così
il Partito di Dio iniziò la lotta contro l'entità sionista. Da una
parte riusciva a contrastare le forze militari israeliane dall'altra
raccoglieva fondi per costruire ospedali e scuole in Libano.
Hezbullah
fu attraversato da una grandissima fama tra le persone attraverso
la loro disponibilità ad aiutare il prossimo e il loro spirito
combattivo che suscitò nei libanesi la speranza di poter
riconquistare la libertà e di poter condurre un giorno una vita
tranquilla e di pace senza temere che da un momento all'altro
potesse entrare in casa un soldato nemico.
Cosa
ancora più importante è che con gli Hezbullah, i libanesi potevano
iniziare a sentirsi in un modo o l'altro protetti. Il partito di Dio,
nacque come un movimento politico-religioso improntato sulla
religione sciita per cui tutti i suoi membri sono tenuti a
rispettare una forma, delle regole tra cui vi è quella di non
attaccare mai il nemico se non in caso di risposta, quindi per
autodifesa. La regola principale da rispettare, però, è quella
della morale che non deve assolutamente essere trasgredita in quanto
i membri si dichiarano "il Partito di Dio" e ,in quanto
tali, essere rispettosi in maniera reciproca e nei confronti di
qualsiasi essere umano. Devono mantenere una buona condotta e
mantenere una retta morale, anche in pubblico.
Nel
frattempo in Libano scoppiò la Guerra Civile che vide contrapporsi
cristiani e musulmani (e tra i musulmani sciiti e sunniti) tuttavia
Hezbullah non vi partecipò, e si dedicò invece al vero nemico al
quale aveva rivolto la sua attenzione fin dalle origini: l'entità
Sionista ("Israele").
Nel
1985 nasce ufficialmente il partito degli Hezbullah. Nel 1989 vi
furono le elezioni e fu eletto leader "sheik Sobhi Tfaily"
Due anni dopo invece fu eletto "sayid Abbas El Moussawi"
ma purtroppo dopo non molto tempo dalla sua elezione, mentre si
trovava in macchina con la famiglia (la moglie e il figlio di quattro
anni), fu barbaramente ucciso in un attentato del Mossad.
I
loro corpi carbonizzati furono riportati nella sua città natale
"Nabi Chit" che gli dedicò un intero edificio.
Dopo
la morte di Mussawi, il movimento è guidato da Sayid Hassan
Nasrallah, tutt'oggi leader indiscusso del Movimento, e nel maggio
del 2000 dopo quasi quattro decenni di occupazione militare, quello
che viene chiamato Stato di Israele si ritirò dal territorio
libanese.
Questo per il gran merito, appunto, di Hezbullah.
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