di Pietrangelo Buttafuoco
Il posto fisso non c’è più. Occuparsi di chi lo perde, il lavoro, è una grande battaglia culturale. Se lo dice Matteo Renzi c’è #dastarsereni perché sarà lui a farsi carico del mondo che cambia a tutta velocità. Ed è un’epoca fantastica questa dell’Italia sbloccata perché tutti potranno licenziare, i licenziati avranno il Jobs act, e così non ci saranno più proletari ma i precari; non ci sarà più un posto fisso, non esisteranno più le pensioni e i vantaggi saranno fichissimi. Le banche, per esempio, non daranno crediti né accenderanno mutui a chi non ha posto fisso. Nessuno più – senza posto fisso – potrà comprare a rate; senza il tempo indeterminato di un impiego non ci sarà risparmio, tutto sarà bruciato nel mordi e fuggi e senza uno stipendio si resterà svegli e smart a contemplare l’unico posto fisso, l’anello sul soffitto da cui pencola la corda le cui istruzioni, per lo scorsoio, si potranno trovare sull’iPhone (per carità no, con il gettone).
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