venerdì 5 settembre 2014

“Radio alternative”: l’esperienza metapolitica nell’etere a destra...

radioalternative 
tratto da Barbadillo.it
E’ uscito da qualche giorno, per Eclettica Edizioni, un volume molto interessante, “Radio Alternative”, scritto da Alessandro Alberti, riguardante l’esperienza delle radio fondate nella seconda metà degli anni ’70 dai giovani anti conformisti, che in buona parte militavano nell’area del Fronte della Gioventù e dell’MSI. Un tentativo di sfondare il muro dell’egemonia della comunicazione gestita dalla Rai e, manco a dirlo, dalla sinistra che faceva riferimento al PCI.
In un periodo in cui a sinistra nascevano esperienze come Radio Popolare, dunque, una realtà politica e umana, che aveva trovato nel Campo Hobbit del 1977 il proprio momento fondante, rispondeva con Radio University, animata dal Fronte della Gioventù Milanese e gestita dal senatore Franco Servello. Una radio capace di spaziare dai programmi per bambini alle trasmissioni di criminologia e protagonista di una storica diretta in occasione della visita di Paolo VI a Milano. Altra grande esperienza, animata da Teodoro Buontempo, Radio Alternativa, che trasmetteva dalla sezione di Sommacampagna a Roma, megafono dei gruppi musicali alternativi e della cultura identitaria dell’epoca. Il libro descrive poi varie esperienze sorte in realtà minori, attorno alle quali si riunì la gioventù alternativa delle altre città.
Un resoconto autentico di un momento formativo e metapolitico, che descrive la realtà di un’epoca in cui l’assedio culturale veniva rotto con tutti i mezzi possibili e che fu un momento di crescita per molti, nonostante l’MSI non fosse dell’idea di investire più di tanto in quei progetti. Esperienze durate pochi anni, anche per la mancanza di un network che le unificasse in un’unica esperienza di controinformazione, ma che senza dubbio contribuirono a far sentire la voce rivoluzionaria dell’FdG.
Il primo saggio di questo autore, che con un’opera di pregio contribuisce a riportare a galla esperienze dimenticate dalla cultura ufficiale.

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