di Guido Liberati
L’ultima notizia
choc su Equitalia arriva da Voghera. Un pensionato di 74 anni che è
andato all’ufficio postale per ritirare i suoi 600 euro mensili e si è
visto rifiutare la pensione, bloccata dal braccio operativo dell’Agenzia
delle entrate. A dare la notizia il quotidiano La Provincia Pavese, che
ha ricostruito la vicenda: il pensionato, G.S. è un ex commerciante,
che nel corso dell’attività ha accumulato più di una tassa non pagata.
Tra mora e arretrati il debito ha superato quota 40mila euro senza. Il
pensionato non aveva beni immobili, quindi «l’esattore, a quel punto –
scrive il giornale – ha tirato le somme e il denaro è andato a cercarlo
nel solo posto dove poteva trovarlo, cioè sul conto corrente di G.S.,
tremila euro di sudati risparmi, unica fonte di entrata la pensione
mensile».
La notizia arriva
nel giorno in cui diventa attivo il nuovo Sid (Sistema interscambio
dati) che permetterà all’Agenzia delle entrate di acquisire
automaticamente le informazioni sui conti correnti degli italiani dagli
operatori bancari. Secondo i dati forniti da Equitalia ammontano a 545
miliardi di euro gli arretrati accumulati dal 2000 ad oggi che l’agenzia
del fisco dovrebbe riscuotere dagli italiani. A parziale consolazione
dei contribuenti le nuove disposizioni contenute nel decreto del Fare
che ha rimodellato l’attività della spa. Il decreto prevede innanzitutto
l’allungamento dei tempi per rientrare dei debiti con il fisco. Fino ad
oggi era prevista la possibilità di rateizzare per 72 mesi (rinnovabili
per altri 72 se la situazione del contribuente peggiorava). Ora si
arriva fino a 120 rate, cioé a 10 anni e si perde il beneficio se si
saltano non più 2 rate ma 8. Entro settembre dovrà inoltre essere
ridefinito il finanziamento di Equitalia, dove le spese per gli agenti
di riscossione vengono attualmente coperte con un aggio all’8 per cento
sulla somma riscossa (4,65% dal contribuente e 3,35% dall’ente che
riscuote). Più di tutto però il decreto dispone l’impignorabilità della
prima casa. Nella speranza che, episodi come quello denunciato dal
pensionato vogherese, non si ripetano.
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