a cura di Augusto Grandi (barbadillo.it)
I sondaggi premiano la discesa in campo di Marina.Berlusconi? No,
ovviamente. Marine Le Pen. Che, con il Fronte Nazionale, avrebbe
superato di 1 punto percentuale il centrodestra dell’Ump (i neogollisti
trasformati in Sarkoziani senza arte né parte) nelle intenzioni di voto
per le Europee mentre socialisti e sinistra arrancano nelle retrovie.
Un miracolo? In assoluto, no. Perché se si lavora bene, se si ascoltano i
propri elettori, se la politica è sufficientemente in linea con i
propri millantati valori,allora si ottengono anche dei risultati.
D’altronde Marine Le Pen, oggetto di un indecente attacco giudiziario,
non è che abbia deciso di rinunciare alle sue proposte sull’immigrazione
in cambio dell’immunità, di un salvacondotto. Si va avanti, nel nome
del padre, a difesa del popolo francese, della sua cultura, delle sue
tradizioni. Poi, magari, l’offensiva mediatica dei soliti poteri forti
riuscirà a ridimensionare il successo del Fronte Nazionale. Ma per lo
meno la destra francese si gode un momento di enorme soddisfazione,
trasformato dai sondaggi nel primo partito di Francia. Tra l’altro alle
Europee si vota con il proporzionale e questo consentirà a FN, anche
nella peggiore delle ipotesi, di mandare a Bruxelles una nutrita
pattuglia di parlamentari. Con tutto ciò che ne deriva, in termini di
finanziamenti e di agibilità politica interna.
Dunque nessun miracolo, ma coerenza e capacità. Però, visto dall’Italia,
è proprio questo il miracolo. Un partito che sta a destra e non si
inventa un destra-centro per accontentare i media di sinistra. Un
partito che non si fa dettare dalla sinistra le posizioni politiche sui
temi etici e su quelli economici, i passi indietro o di lato, i termini
da usare e da non usare. Un partito che, anche sbagliando, ha una sua
idea di politica estera per la Francia e che non si affretta ad
accodarsi agli ordini della portavoce italiana degli interessi Usa,
piazzata al governo grazie all’intesa tra sinistra e centrodestra. Un
partito che non avrebbe mai accettato di sostenere un ministro
dell’integrazione a senso unico, totalmente incapace di rispettare i
diritti del popolo francese. Quel popolo che, ora, non si nasconde ai
sondaggisti, non inventa intenzioni di voto politicamente corretto per
compiacere i media. Un popolo che ritrova entusiasmo e orgoglio.
Impossibile, in Italia? Con gli attuali politici probabilmente sì. Lo si
è visto con la farsa dell’Imu in cambio di una grazia presidenziale,
con l’ignoranza totale in politica estera, con l’impreparazione assoluta
in politica economica, con il vuoto cosmico in termini di tutela degli
italiani, con i piagnistei servili nell’affrontare l’immigrazione. Ed
allora Marine Le Pen appare davvero un miracolo, vista da questo lato
delle Alpi.
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