In Gran Bretagna è
scoccata l’ora del Grande Fratello fiscale: gli ispettori delle tasse
verificheranno la corrispondenza reale tra le dichiarazioni dei redditi e
lo stile di vita dei contribuenti confrontando quanto dichiarato alle
autorità con dati acquisiti tramite Google Earth e Facebook.
La Her Majesty
Revenue and Custom, agenzia non governativa deputata alla raccolta delle
tasse nel reame di sua maestà britannica, stando a quanto riporta il
Daily Mail, spierà fin dentro le case dei contribuenti: l’obiettivo è
quello di colmare il dislivello dovuto all’evasione fiscale, profondo
quanto una voragine di 35 miliardi di sterline (leggi 42 miliardi di
euro…).
Le intenzioni degli
007 del Fisco sono da film di fantascienza: c’è chi ipotizza famelici
satelliti puntati nelle case dei sudditi di Elisabetta II alla ricerca
dell’idraulico che non fa pagare la Vat (corrispondente della nostra
Iva) alla signora che lo ha convocato d’urgenza a causa delle perdite
delle rubinetterie.
Per coordinare
l’immenso sforzo informatico, l’agenzia ha speso cinquanta milioni di
sterline per acquistare e programmare il supercomputer Connect. Più
tenace dell’italico Serpico, Connect – creato per scopi militari
–memorizzerà le posizioni reddituali di milioni di cittadini
scandagliando quotidianamente ogni mossa di inglesi, scozzesi, gallesi e
nordirlandesi. I dati potranno essere assunti anche tramite Facebook.
Basterà farsi una vacanza o postare le immagini della nuova auto
acquistata per attivare i sensori del Grande Fratello fiscale.
In Gran Bretagna,
patria della privacy a tutti i costi, il caso è servito. Anche perché
alcune persone vicine agli ambienti della Hmrc hanno candidamente
ammesso che la quantità di informazioni di cui attualmente dispongono
gli ispettori delle tasse sui cittadini britannici è fenomenale. E
sapere che il Fisco ti spia non è mai una cosa bella.Adesso che punta i
suoi occhi elettronici fin dentro le abitazioni, frugando nella vita
privata della gente…
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